Crediamo in un’Italia laica dove tutti i cittadini siano uguali nei diritti e nella dignità ‘senza distinzione di sesso, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali’. (Art.3 Costituzione)
L’Italia in ambito di diritti di libertà è rimasta indietro e dobbiamo rispondere al più presto alle richieste dell’Unione Europea di adeguare la nostra legislatura, per questo proponiamo alcune misure che potrebbero eliminare queste barriere.
In molti casi le leggi vigenti non garantiscono che alcuni cittadini, appartenenti a diversi gruppi sociali possano avere accesso agli stessi diritti. Troppo spesso la legislazione attuale ignora realtà presenti sul territorio, come le coppie omosessuali e le famiglie omogenitoriali, le coppie di fatto, i migranti. Inoltre, come testimoniato dai continui casi di violenza sui gruppi più deboli della società (donne, migranti, transessuali e omosessuali), non esiste uno strumento legislativo in grado di fermare questa intolleranza dilagante. Vogliamo uno Stato laico che non divida i cittadini in cittadini di serie A e di serie B. Troppe volte sono stati imposti sacrifici ai cittadini italiani perché ‘lo chiedeva l’Europa’, è ora di dare ascolto a quanto l’Europa ci chiede da anni per tutelare l’uguaglianza e la dignità di tutti gli italiani.
Tutte le famiglie hanno gli stessi diritti
Il concetto di famiglia è basato sull’amore, non sul genere. L’Italia ha bisogno di una riforma del diritto di famiglia: per fare un esempio ormai il numero di coppie che scelgono di costruire una famiglia rinunciando ad accedere al matrimonio, infatti, è in costante aumento. Questa realtà oramai consolidata, come vediamo in altri paesi europei, ha diritto a un trattamento omogeneo davanti alla legge. Il pieno riconoscimento di questi diritti è anche l’estensione del matrimonio civile o delle unioni civili alle coppie dello stesso sesso, come avviene in quasi tutta la UE ad eccezione di Italia, Grecia, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Malta, Polonia, Slovenia, Bulgaria e Slovacchia, e l’equiparazione delle famiglie omogenitoriali alle famiglie eterogenitoriali. In italia, come nel resto d’Europa, le famiglie arcobaleno sono una realtà di fatto e consolidata, ma nel nostro stato non vedono ancora tutelati i loro diritti. La mancanza di tutele crea famiglie senza diritti che non possono garantire la completa tutela dei minori che nascono in queste realtà. Per questo bisogna introdurre garanzie e diritti, ma anche doveri, e quindi equiparare queste famiglie alle famiglie di coniugi sposati di sesso opposto in materia di successioni, di diritto al lavoro, di disciplina fiscale e previdenza. Differenze di riconoscimento dei diritti tra i diversi stati ha creato in passato, e continua a creare il problema che matrimoni celebrati in altri paesi Europei non siano legalmente riconosciuti in Italia, o ad esempio coppie dello stesso sesso di cui uno dei due coniugi è extracomunitario non possano chiedere il ricongiungimento familiare, come invece avviene per le coppie eterosessuali.
Uguaglianza significa anche garantire la stessa possibilità a tutti i cittadini, quindi garantire a tutti (inclusi single e coppie omosessuali) la possibilità di adozione, nell’interesse degli adottati. Significa anche modificare la legge sulla fecondazione assistita, per garantirne l’accesso a tutti i cittadini e fare cessare i viaggi della speranza per tutte quelle famiglie che la legge attuale esclude.
Dignità della persona
Vogliamo un’Italia dove la dignità dei cittadini sia garantita in tutto l’arco della vita e in tutte le circostanze.
Per questo motivo è urgente una legge sul testamento biologico, affinché non si ripetano mai più casi strazianti come quello di Eluana Englaro e ogni cittadino sia libero di decidere, quando ne ha piene facoltà, della propria vita.
Garantire la dignità, significa anchepunire chi la lede: è necessaria un’estensione della legge Mancino (lo strumento giuridico italiano per sanzionare in maniera aggravata i crimini d’odio), affinché comprenda anche i reati di omofobia e transfobia, in linea con gli altri paesi europei. In questo modo la legge Mancino può tutelare veramente tutti i cittadini, scoraggiando questo clima di intolleranza e favorendo la raccolta di dati per monitorare la situazione nel nostro paese.
Dignità, infine, è anche quella del punito: occorre una riforma del sistema delle carceri, affinché i detenuti abbiano una reale possibilità di reinserimento nel tessuto sociale e non rimangano degli emarginati essendo quindi spinti a delinquere nuovamente.
Inclusione dei migranti
Bisogna abolire la legge Bossi-Fini, che lega il permesso di soggiorno al lavoro, e le successive leggi che hanno peggiorato la condizione dei migranti e che ne hanno violato i fondamentali diritti umani, come quella che ha istituito il reato di clandestinità. Vogliamo abolire i CIE, vera vergogna di una democrazia moderna, come testimoniato dal rapporto di Amnesty International del 2012, e sostituirli con centri dedicati soltanto ai migranti in attesa di espulsione, dove siano interamente rispettati i diritti della persona, in linea con la Direttiva dell’Unione europea (Direttiva 115/2008/CE). È necessario che sia scritta al più presto una legge sul diritto di asilo in vista del Sistema Europeo Comune. Da cittadini italiani migrati all’estero in uno degli altri membri dell’Unione che hanno ricevuto accoglienza, vogliamo che sia introdotto il permesso di soggiorno per la ricerca di lavoro; e che chi si rivolge all’Italia per scappare da povertà e guerre richiedendo asilo,trovi una dignitosa e adeguata accoglienza. Vogliamo che siano garantiti i diritti dei migranti con permesso di soggiorno, a partire dal pieno esercizio di voto per le elezioni amministrative. È necessario, infine, che sia garantita la cittadinanza ai bambini nati nel nostro paese.
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